Il report che ripercorre la mobilità da, per e attraverso l’Albania a partire dal monitoraggio svolto nel 2021 è realizzato da ASGI nell’ambito del progetto Medea, con la collaborazione di SOS Diritti e Lungo la Rotta Balcanica.
Il ruolo dell’Albania all’interno delle dinamiche migratorie lungo la rotta balcanica e adriatica; le pressioni subite dall’Unione europea in vista del processo di adesione all’Unione e il risultante lavoro di adeguamento dell’impianto normativo; la recente presenza delle agenzie europee.
Questi sono alcuni dei temi approfonditi nel report, mantenendo al contempo l’attenzione al parallelismo con l’emigrazione di cittadini albanesi verso l’Unione europea.
La gestione del fenomeno migratorio, anche dal punto di vista di scelta politica, sembra ancor oggi più attenta alle esigenze e ai bisogni dei cittadini albanesi emigrati all’estero piuttosto che a quelle dei cittadini di paesi terzi in transito. A conferma di ciò, le politiche migratorie nel Paese non sembrano rispondere ad una precisa logica di gestione, ma appaiono dettate da uno slancio umanitario poco strutturato, indotto dalle pressioni europee, e non fondato su un’analisi complessiva del fenomeno migratorio.
Ripercorrendo la storia dell’emigrazione albanese – l’arrivo della nave Vlora a Bari e l’affondamento della Kater i Rades nel canale d’Otranto – il report ritrova l’origine dell’approccio securitario delle politiche migratorie italiane, restituendo anche l’importanza dell’uso politico della memoria.
L’azione svolta in Albania è parte di una serie di sopralluoghi che il progetto Medea sta svolgendo alla luce dell’attualità della rotta migratoria lungo i Balcani, come quelli svolti in Bosnia e in Macedonia del Nord, fondamentali al fine di monitorare la tutela del diritto alla mobilità e proporre azioni di contenzioso strategico e di advocacy.
Il 26 aprile il progetto Medea ha presentato gli aspetti più rilevanti del report durante una riunione allargata ai soci interessati. Ci si è concentrati in particolare sulla normativa interna albanese e sulle politiche di esternalizzazione che toccano più da vicino l’Albania evidenziando come le politiche di contenimento dei flussi migratori producano effetti evidenti lungo le rotte adriatiche ed, in particolare, ai porti.